Giardino Barbarigo Pizzoni Ardemani

La storia

Valsanzibio fu esaltato allo splendore nella seconda metà del Seicento dal nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo e dal figlio Antonio..

Il suo primogenito, Gregorio, cardinale e futuro santo, ispirò la simbologia del monumentale impianto dell’architetto pontificio Luigi Bernini.

Descrizione del giardino

GIARDINO BARBARIGO
Giardino Barbarigo

Settanta statue, vi sono nel giardino, in buona parte dovute al Merengo, ed altrettante sculture minori si integrano ad architetture, cascate, fontane, scherzi d’acqua su 15 ettari nella natura intatta dei colli.

La natura e il percorso del giardino

L’itinerario salvifico inizia con il portale di Diana.

Un tempo si giungeva al giardino in barca attraverso la valle da pesca di Sant’Eusebio (da cui ValSanZibio), ora limitata a vestigia.

Oggi,varcato l’ingresso si costeggia il Bagno di Diana, la fontana dell’iride e la peschiera dei Venti; indi si percorre il Gran Viale con statue, fontane e scherzi e la scalinata delle Lonze.

Si raggiunge così il piazzale della villa dove 8 figure allegoriche fanno corona alla fontana dell’Estasi, meta finale del simbolico itinerario. Fiancheggiano questo percorso il Palazzo di Verzura, un Labirinto di bossi ed il Romitorio.

A ovest del Gran Viale,  un isolotto, con decine di variopinti conigli, è forse l’unico aspetto del giardino di ispirazione antica-Roma, oggi esistente.

Su un’altura a est del Viale è collocato, fulcro del cammino salvifico, il monumento al Tempo.

Il complesso, integro nelle componenti architettoniche, scultoree e persino vegetal,i grazie ai Barbarigo fino al 1804, è poi passato al patrizio veneziano Marco Antonio Michiel, dal 1835 ai conti Martinengo da Barco, poi ai conti Donà delle Rose e dal 1929 ai nobili Pizzoni Ardemani, attuali proprietari.

Conclusione

Dopo aver riparato i gravi danni dell’occupazione militare dell’ultima guerra, essi hanno di recente ripristinato sorgenti, cisterne, canalizzazioni ed invasi restituendo splendore alle 16 fontane, 4 peschiere, 3 scherzi d’acqua e ad altri 10 fra ruscelli, laghetti e polle.(articolo condiviso)

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